INSIEME, in relazione al cosiddetto Disegno di Legge Zan in questi giorni in discussione in Senato,
Ribadisce la sua assoluta condanna per ogni forma di istigazione all’odio e alla discriminazione nei confronti di ogni persona umana,
Ritiene che la tutela delle persone e della loro inalienabile dignità richieda, per la sua importanza fondamentale, una meditata scrittura legislativa che sia pienamente conforme ai principi generali della Costituzione e in particolare agli articoli che tutelano la libera espressione del pensiero, che vada nella direzione di una tutela generale piuttosto che della creazione di sempre nuove categorie speciali soprattutto se basate su teorie sociologiche e antropologiche di dubbia fondatezza.
Ritiene inoltre che l’educazione al rispetto di tutte le persone che le scuole devono dare non sia affidata ad estemporanee “giornate” dedicate a questa o quell’altra categoria che prefigurano una sorta di “pedagogia di Stato” e infauste esperienze di “eticizzazione della politica” ma ad un complessivo e meditato processo educativo che, in ogni caso, deve essere attento alle sensibilità degli studenti in ragione dell’età e rispettoso del ruolo primario della famiglia nell’educazione. In questa ottica anche le attività previste nelle scuole dall’art. 7 del c.d. DDL-Zan devono obbligatoriamente essere sottoposte al consenso dei genitori senza alcuna eccezione.”
Ritiene pertanto che sia saggezza politica addivenire ad una radicale revisione del ddl Zan tale che, la difesa del rispetto che si deve a ciascuna persona, per il semplice fatto di essere persona, in forza della sua eminente dignità, non lasci alcuno spazio di discrezionalità ideologica a chi è chiamato a giudicare e riconosca a tutti i cittadini il sacrosanto diritto costituzionale di poter esprimere la propria opinione, senza per questo rischiare indebitamente di essere accusati di favorire la violenza.