I caratteri identitari

Alternativi: nella cultura, nella politica e soprattutto nel modello di sviluppo. Significa la rivendicazione dell’egemonia del noi su quella dell’io. Ne consegue un coerente primato dei Doveri al tempo della retorica dei Diritti, e questo tratto identitario si traduce nel protagonismo delle persone, dei territori, dei corpi intermedi. Attraverso il dialogo occorre promuovere una sensibilizzazione profetica al principio di Fraternità, come valore positivo dello stare Insieme, puntando alla capacità di far interagire le diversità. Essere alternativi all’epoca dello scontro, in parte alimentato dal bipolarismo, favorisce l’inclusione e il dialogo.

Unitari: riportare le persone cristianamente ispirate (popolari, laici, riformisti, e ovviamente non credenti) alla condivisione unitaria, nella più ampia misura possibile. Questa scelta di direzione rappresenta un anticorpo alla disgregazione che si traduce in irrilevanza. Ma è anche una risposta forte ad una globalizzazione fatta solo di numeri, che ha portato l’Occidente a un vero e proprio corto circuitoNon c’è salvezza, autoaffermazione o riconoscimento fuori dal contesto comunitario.

Centristi: fieri di un Progetto organico. Autonomi rispetto al tradizionale schema destra-sinistra e dunque impegnati a superare l’esperienza bipolare italiana, litigiosa e, alla prova dei fatti, inconcludente. In ogni caso si tratta di cestinare l’esperienza del partito del Leader, che ha come corollario evidente una deriva tendenzialmente populista.

Europeisti: si tratta di esserlo senza riserve, senza se e senza ma, e dunque intransigenti nel suo sostegno, infaticabili nel recupero della cornice ideale dei Padri Fondatori. Siamo italiani e dunque ancorati al multilateralismo, e aperti ad una Governance globale aggiornata.

PILASTRI:

Famiglia, Corpi Intermedi e Impresa sono i cardini di riferimento di Insieme.

Il Lavoro è il prerequisito principe della dignità dell’uomo.

L’Ambiente deve vederci protagonisti nella sfida ineludibile di una transizione verso un futuro green.

Il diritto alla Salute ci impone di assicurare il benessere collettivo delle persone.

La Scuola, a partire dalla formazione di base fino all’Università, deve essere aperta alla sfida del Digitale e della Specializzazione.

Sono questi i pilastri che debbono rappresentare nel loro insieme il mezzo più potente di contrasto alla crisi, e dunque la nostra priorità assoluta.

Ci stiamo impegnando per un compito alto, forse una vera e propria missione: coltivare un sogno? E per realizzarlo, dobbiamo incendiare gli animi…

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