INSIEME sarà presente con il proprio simbolo e propri candidati nella prossima tornata elettorale in cinque collegi della Campania- cui partecipa con la Lista di Per e  della rete Civica della Campania – e a Lecco dove Mauro Fumagalli è candidato a Sindaco. Fumagalli spiega la candidatura di INSIEME per superare la “tenaglia” del bipolarismo per superare la quale il partito indica uno dei suoi principali obiettivi

Anche a Lecco proviamo a essere in campo per superare quella “tenaglia bipolare” che è una delle ragioni d’essere del nostro Partito.

L’avventura inizia molti mesi fa quando, come gruppo locale di Insieme, cominciamo a riflettere sulla nostra città e su come da troppi anni non si veda alcun pensiero in ordine al suo futuro di città e di capoluogo: tutte le ultime realizzazioni significative, infatti, sono il frutto di un pensiero politico che risale a vari decenni fa quando in campo vi era una classe politica, per lo più afferente alla D.C. – ma non solo- che è stata capace di visione di lungo periodo.

Dopo quegli anni (il sottoscritto è stato capogruppo appunto nell’ultima amministrazione D.C. in Consiglio Comunale tra il 1988 e il 1993), complice anche la “foga maggioritaria” e l’impazzimento per l’elezione diretta, le competizioni elettorali (tranne il primo monocolore Leghista) sono state sempre caratterizzate dall’assemblaggio di partiti e movimenti, uniti quasi soltanto dal desiderio di avere i numeri per vincere, per poi governare, al più, per realizzare una dignitosa amministrazione corrente.

Mentre si ragionava intorno a tali riflessioni, si è condiviso, aggiuntivamente, anche un giudizio non proprio entusiastico sull’attuale amministrazione di centrosinistra, a cui molti di avevano dato una mano nel momento elettorale. È stato naturale quindi l’incontro con altre realtà, anche partitiche, ma soprattutto associative e di
singoli cittadini che, in città, condividevano le nostre stesse valutazioni, da qui la costituzione di un gruppo di lavoro comune teso a costruire un progetto politico per la Lecco dei prossimi anni.

Sodalizio fondato su un ascolto autentico di chi la abita, sulla messa al centro di temi concreti per la città e, soprattutto, sul desiderio di provare a superare quella, apparentemente inevitabile, alternativa tra un centrodestra preoccupato di mettere lì dei nomi graditi alle segreterie dei partiti ai livelli superiori, in una logica proprietaria e spartitoria dei territori (un comune a me, un altro a te, la provincia a me, una partecipata a te…..) e un centrosinistra che ha puntato tutto a spendere i soldi arrivati, come manna, dal PNRR, ma in una logica non di sguardo futuro, senza un respiro di vero capoluogo, tutto improntato sulla comunicazione, forse sarebbe meglio dire propaganda, ma
soprattutto con una logica molto autoreferenziale che ha avuto come conseguenza la perdita di relazioni, e quindi di consenso, con pressoché tutte le realtà vive del territorio, tanto sociali, quanto istituzionali.

A mano a mano che il cammino proseguiva ci si è accorti che lo sbocco non poteva che essere quello di concretizzare il lavoro pensando ad una presenza nella prossima consultazione elettorale comunale nella primavera del 2026. Si è quindi giunti allo spinoso tema della scelta del possibile candidato sindaco, cercando di delinearne un profilo adatto e cominciando, con discrezione nei mesi tra la primavera e l’estate, a sondare varie disponibilità tra autorevoli personaggi della “società civile” che però, per vari motivi non hanno accettato di fare il passo.

Giocoforza si è passati a considerare altri autorevoli potenziali candidati individuati all’interno del sodalizio la cui ossatura, ad oggi, è imperniata su due partiti a dimensione nazionale (Insieme ed Azione), una lista civica già presente in amministrazione da quindici anni e dai due consiglieri del gruppo autonomo “Per Lecco”. E così si è giunti, su suggerimento di alcuni membri del gruppo, a pensare che io potessi avere le caratteristiche adatte per assumere il compito, io che, fino a meno di due settimane fa, ho sempre cercato di operare in ogni modo per evitare una simile indicazione. Tuttavia, la forte convinzione che ho dimostrato sulle ragioni del progetto, forse qualche capacità di lavorare per “tenere insieme” e fare squadra, praticate in altri abiti e forse anche qualche capacità
politica maturata, in altri tempi e con grandi maestri, nelle sezioni e negli organismi del Partito, hanno
convinto molti ad insistere per farmi decidere e così, con il carico da undici messo giù dal nostro
caro coordinatore nazionale: “quando la tua storia ti chiama alla responsabilità, non puoi tirarti
indietro”, eccomi dall’oggi al domani proiettato in una sfida grande che spero di affrontare al meglio.

Mauro Fumagalli

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